giovedì 8 marzo 2012

Essere Donna


"Essere donna è così affascinante. E' un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai."
Oriana Fallaci

.........arrivò la Prima Guerra Mondiale, che bloccò ogni desiderio di manifestazione. Almeno fino a quando in Russia, l’8 marzo 1917, le donne, stanche della guerra, guidarono una manifestazione che non venne bloccata dai cosacchi e che portò alla fine al crollo dello zarismo. Proprio per questo motivo, il 14 giugno 1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste tenutasi a Mosca decise di fissare l’8 marzo come ‘Giornata internazionale dell’operaia’.

Ma andiamo a dare un’occhiata alla Festa della Donna in Italia. Avremo anche il merito di aver introdotto come simbolo la mimosa, ma è anche vero che siamo arrivati un po’ tardino a festeggiarla: la Giornata internazionale della donna fu tenuta per la prima volta solamente nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d’Italia, che volle però celebrarla il 12 marzo, in quanto si trattava della prima domenica successiva all’ormai prestabilito 8 marzo .....

e la storia continua .......................

lunedì 30 gennaio 2012

Mauro è in Etiopia


c'è chi fa il moralista e il "buono d'animo" solo a parole ...... blatera in continuo sulla povertà sulla fame nel mondo sui bambini che muoiono di fame e attacca contemporaneamente chi secondo lui/lei non fa abbastanza per questa situzione ...... ma in fondo sono parole e rimangono parole ...... e le parole volano e non fanno del male ma nemmeno fanno del bene
pieno di falsi buoni è questo mondo
però poi .... dall'altra parte c'è chi non parla mai ..... chi su questi argomenti ti liquida con due parole e ti vien quasi da pensare che magari non sia un buono ...... c'è chi sta zitto perchè preferisce fare, muovere le mani e non dare aria al cervello ..... c'è chi senza pensarci su due volte prende uno zaino e parte .... parte per fare quello che molti fanno solo a parole ..... per sporcarsi le mani sul campo per toccare le persone che stanno male e soprattutto per salvare la vita a quei bambini le cui foto girano in tutto il web solo per ricevere un "mi piace" e far sentire qualcuno un grande
a questa seconda categoria appartiene Mauro ..... lui va .... ogni anno va ..... lui affronta cose che sinceramente io con tutta la mia buona volontà non avrei il coraggio di affrontare ..... va .... gratis va .....
ora si trova in Etiopia ...... di lui abbiamo poche notizie in questi giorni e bramiamo il suo rientro per sentire i suoi racconti .... ma abbiamo ricevuto una copia di una lettera da lui mandata via mail ..... e io la voglio condividere con voi
grazie Mauro
 
Giovedi 26.01.2012
Caro don Giacomo;
mi sono giunti i tuoi saluti inviati tramite la Cristina.
Grazie.
Penso di vivere l'esperienza umanitaria piu' bella. Difficile da credersi che im mezzo a tanta tristezza, malattie, denutrizione ...
trovi gioia, sorrisi immensi, abbracci calorosi, strette di mano ...
voglia di giocare una partita di calcio ... tanto tanto calore non solo atmosferico ...
Incredibile le sensazioni che sto sentendo. Ho molto lavoro, vedo cose impensabili che lascero' descrivere da alcune foto ... pensa che per rispetto nei confronti di questi esseri umani a volte mi e'
difficile scattare una foto. Come posso scattare una foto ad un volto di un bambino pieno di mosche? No l'ho fatto per rispettare la sua dignita' umana e la sua sofferenza ... ma e' impresso nella mente e nel cuore.
Io opero in una struttura sanitaria in periferia di Dila, dove vediamo e curiamo sia profughi che popolazione locale. tale struttura e' stata fatta dalle suore salesiane ... ma si sono trovate in una situazione sanitaria e di accessi ingestibile senza aiuti esterni.
Ed eccoci qui. Dila e' una citta' posta in un'oasi rica di acqua in mezzo ad un deserto. Ecco perche' la gente del Corno d'Africa passa di qua'.
E' una citta' di 40.000 abitanti dediti alla coltivazione del caffe', pastorizia e culture varie, che in pochi mesi a quadruplicato il numero delle persone presenti. Pensa cosa vuol dire per la situazione sanitaria, l'acqua, rifiuti e il cibo. Non sono piu' sufficienti per nessuno.
Il governo locale tenta di dare una risposta, ma come sappiamo ha molti fronti interni di criticita'.
Da pochi giorni ho visto il WFO attivarsi, finalmente!
La mia giornata la passo prevalentemente in "clinica", vedo solo io dalle 50 alle 70 persone, altrettante ne vede una collega filippina e poi ci sono i "locali": quindi 200 persone. In qualche momento sono chiamato per delle emergenze ... cerchiamo difare il possibile con quello che abbiamo.
Capisci che le patologie prevalenti sono tropicali, vedi malaria o infestazioni intestinali varie da parassiti, ma chi prevale e' il tifo e il paratifo. Queste malattie non guardano in faccia nessuno: neonati, bambini, mamme, uomini, anziani ... non hanno alcuna remora.
Ma come detto non mi lamento.
Con i 2650 euro che ho fatto superare la frontiera (con qualche
difficolta') sono gia' state acquistate 700 tende contro le zanzare e scatoloni di CAF (farmaco contro il tifo e molte altre infezioni). Le tende sono costate 850 euro. Il CAF costa 0,40 euro a confezione: 2500 confezioni x 2500 persone: 1000 euro. Con gli altri 800 euro sono stati comperati latte in polvere, cereali e polivitaminici per adulti a sacchi!
Come previsto e' stata una manna dal cielo, anzi dall'Italia, o meglio da Pagnano, Asolo e Pedemontana.
Grazie di tutto
mauro migliorini

venerdì 27 gennaio 2012

Campo di internamento per Ebrei ad Asolo

27 Gennaio .... giornata della memoria
siamo abituati da anni a commemorare le barbarie subite dal popolo ebreo proprio in questo giorno ..... magari per il resto dell'anno ce ne dimentichiamo .... come del resto dimentichiamo facilmente tutto ciò che è storia e che dovrebbe invece far parte del nostro bagaglio culturale .....
ogni anno il 27 di gennaio, ma anche qualche giorno prima o qualche giorno dopo dipende dal "copia incolla" dei naviganti in rete, vediamo le foto dei campi di sterminio, di corpi scheletrici ammassati e pronti ad essere bruciati, di sevizie, di torture, di tutto e di più .... condanniamo e onoriamo.
ma come spesso capita, non avendo più memoria del passato, ci troviamo ad incolpare di tutto ciò solo il popolo tedesco, dimenticando che noi Italiani eravamo loro alleati nonchè complici in tali sevizie e barbarie, tendiamo ad elevarci a popolo giusto e saggio e dimentichiamo di non esserlo stato affatto!
proprio a fronte di questo vorrei ricordare che anche la nostra Asolo, ridente cittadina sui colli veneti, patria di artisti di ogni luogo, è stata sede di un atto di profonda ingiustizia nei confronti del popolo ebreo ...... ma non solo nell'occasione che vado a ricordare, purtroppo ce ne sono altre .... ma oggi ci dedichiamo a quello che è stato il:
CAMPO DI INTERNAMENTO PER EBREI DI ASOLO
In un primo momento l'internamento nei comuni era previsto, per quanto riguarda gli «ebrei stranieri», solo per le donne. Questa forma più blanda di isolamento forzato era vista come una soluzione transitoria, cui ricorrere fino a quando nei campi non vi fosse stato posto sufficiente per famiglie e donne sole (…) 279. Il 15 maggio 1940 un telegramma del Ministero dell'interno invitava i prefetti di venticinque province dell'Italia centro-settentrionale a inviare entro cinque giorni un elenco di posti adatti all'internamento, indicandone la capienza. Gli elenchi dovevano essere concordati con le autorità militari, per evitare che le località prescelte si trovassero all'interno delle zone di sicurezza militare280. (…) Quando le donne e i bambini partivano per l'internamento, l'autorità di polizia del luogo di residenza consegnava loro il «foglio di via obbligatorio», con il quale dovevano presentarsi entro una data prestabilita alla questura della provincia decisa dal Ministero dell'interno, che li destinava a un comune (…)Di solito le donne con i loro bambini raggiungevano in treno il capoluogo della provincia, e da lì venivano portate in treno, con la corriera o con un tassi collettivo al luogo di destinazione definitivo. Dopo che ebbero inizio i trasferimenti dalla Slovenia e dalla Dalmazia, si preferì a volte radunare gruppi anche piuttosto numerosi, che venivano fatti viaggiare sotto scorta, in vagoni speciali, mentre l'ultimo tratto, veniva spesso percorso a bordo di camion. (….) Nella prima fase dell'internamento, fino all'agosto 1941, non pare fosse difficile reperire alloggi, ma in seguito la situazione andò sempre peggiorando, malgrado l'internamento venisse esteso anche alle province dell'Italia settentrionale. (…) Il secondo e più importante motivo della drammatica scarsità di abitazioni disponibili era lo sfollamento nelle campagne di gran parte degli abitanti delle città bombardate, o perché le loro abitazioni erano andate distrutte o per proteggerli dai futuri bombardamenti. Le prefetture tempestarono di lettere e telegrammi il Ministero dell'interno perché evitasse di inviare altri internati, appellandosi ogni volta alla mancanza di alloggi causata dallo sfollamento. Vennero anche requisite residenze e alloggi estivi di vario tipo, con grande disappunto deiproprietari293. Da tutti i resoconti di cui disponiamo, sia quelli degli internati che quelli dei prefetti o degli ispettori generali, si ricava l'impressione che anche nell’«internamento libero» gli alloggi fossero quasi sempre poveri o squallidi, quando non addirittura invivibili. Pur costretti a rinunciare alle più modeste comodità quotidiane, molti internati dovettero adattarvisi per oltre tre anni.


in molti comuni Trevigiani sono stati internati degli ebrei, ad Asolo ne furono internati 82 ....... ma non c'è storia, non se ne parla, nessuno sa.
dove erano alloggiati? .... esisteva un campo vero e proprio? (visto che in altri documenti si parla di fuga di 38 ebrei dal campo) ... e se esisteva dove era ubicato?
e la popolazione come reagiva? ....... 
non c'è nulla! ..... per quanto si cerchi non si trova più nulla
sarebbe bello che invece chi ha documenti relativi a questo periodo, magari negli archivi comunali qualcosa si è salvato, li portasse alla luce, e per amor di logica si raccontasse esattamente cosa è successo
io nel mio piccolo sono riuscita solo a trovare l'elenco dei prigionieri ....... e cosi non avendo altro materiale per raccontare questo scorcio di storia Asolana ...... mi permetto di copiarlo qui sotto ...... 
perchè se giorno della memoria deve essere ..... che giorno della memoria sia



Ebrei stranieri internati in Italia durante il periodo bellico


Ultima località: Asolo (82 nominativi)


basta cliccare QUI

martedì 24 gennaio 2012

I giorni della merla


Gennaio è, o dovrebbe essere, il mese più freddo dell'anno. Uso il condizionale perché non sempre è così, a volte il tempo è un po' bizzarro e fa delle varianti........... certo lui può permetterselo visto che non si è sposato. A gennaio troviamo i tre giorni più freddi dell'anno, che sono il 29, 30 e 31, detti i giorni della merla. Ora vi racconto come è nata questa storia.




 Questa storia è accaduta negli ultimi tre giorni di gennaio di moltissimi anni fa in un paese del veneto chiamato Asolo,  con protagonisti una coppia di merli e i loro tre piccini. Va ricordato che prima di questo episodio i merli avevano le piume bianche.
La  Coppia, in estate, aveva fatto il nido in un grosso albero, e poi, con l'arrivo   dell'inverno, lo spostarono sotto una grondaia di una casa al riparo dalla neve che quell'anno cadeva abbondante. Il gelo rendeva difficile trovare le provvigioni per sfamarsi; il merlo vola da mattina a sera in cerca di becchime per la sua famiglia e
perlustrava invano tutti i giardini, i cortili e i balconi dei dintorni. La neve copriva ogni briciola. Un giorno il merlo decise di volare ai confini della nevicata, per trovare un rifugio più mite per la sua famiglia. Intanto continuava a nevicare. La merla, per proteggere i merlottini intirizziti dal freddo, spostò il nido su un tetto vicino, dove fumava un comignolo da cui proveniva un po' di tepore. Tre giorni durò il freddo.
E tre giorni stette via il merlo. Quando tornò indietro, quasi non conosceva più la consorte e i figlioletti ,erano diventati tutti neri per il fumo che emanava il camino. Nel primo di febbraio comparve finalmente un pallido sole e uscirono tutti dal nido
invernale; anche il capofamiglia si era scurito a contatto con la fuliggine. Da allora         
i merli nacquero tutti neri.
Qualcuno vorrebbe insinuare che questa è una favola, io invece credo sia assolutamente VERA!!!!!!!!!!!!!    
                                      
                                                                       Buon inverno a tutti

Angelo

giovedì 19 gennaio 2012

LO SPORT COME LEZIONE DI VITA.

Creare uno spazio condiviso in cui poter esprimere le mie opinioni, le mie proposte, le mie (limitate) conoscenze è sempre stato un mio sogno; pensi sia quella cosa che dà una marcia in più alla tua persona, una cosa che puó aiutare te stesso e anche le persone che hanno la pazienza di leggere ed esprimersi, assecondandoti o contrariandoti.
Grazie a questo strumento ho l'opportunità di poter metter a conoscenza la maggior parte possibile degli internauti degli sforzi che decine di persone ogni giorno compiono per far si che lo sport nel nostro comune rimanga una componente importante della nostra vita.
Penso anche di aver negli anni accumulato una certa esperienza che mi permette, senza la minima presunzione, di parlare di ciò.
Ho intenzione di intraprendere un viaggio, grazie all'aiuto proprio di quelle persone che mi sento di osannare, in cui volta per volta, articolo per articolo, spiego come sia possibile far si che associazioni come il calcio, il rugby, il volley ed il ciclismo (cito solo queste associazioni in quanto sono le quattro realtà con il più ampio numero di iscritti) fungano da strumento indispensabile ai nostri figli per la socializzazione e alla condivisione e sfruttamento degli spazi pubblici concessi dal nostro comune.
Prima di intraprendere il mio viaggio all'interno di queste associazioni voglio esprimere la mia opinione sui principi che devono stare alla base dello sport, soprattutto ai livelli che ci competono.
Lo sport deve essere un componente indispensabile per i nostri ragazzi, deve consistere in un momento di socializzazione e di sana competizione. Deve essere un esempio di vita, deve insegnarti a fare un'analisi delle tue potenzialità, a prefissarti degli obiettivi e dotarti degli strumenti per raggiungerli. Deve insegnarti ad avere rispetto per gli altri, nel momento in cui vinci, e ad accettare le bruciature di una sconfitta, nel momento in cui perdi.
Ho associato in precedenza il termine sport al termine sociale non a caso, perché ci tengo a sottolineare anche come le nostre associazioni sportive siano strumentali alle amministrazioni pubbliche, le quali hanno come scopo principale il benessere sociale. Amministrazioni che hanno il dovere di sostenerle ed aiutarle in tutti i modi possibili ed immaginabili, amministrazioni che a mio avviso dovrebbero essere grate alle persone che permettono che ciò avvenga.
Perché esser grati? Perché alla base di tutto questo mondo c'è il volontariato, il donare parte del proprio tempo agli altri, l'assumersi delle responsabilità a titolo gratuito, spesso e volentieri diventano un costo per alcuni, altre volte ti mettono di fronte a delle decisioni che portano le persone a criticarti.
Tutto ciò, e sicuramente molto di più, è lo sport nel nostro comune.


Cristiano

L'IDEA DI DEMOCRAZIA .... 461 A.C.


Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.

Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così.

Pericle - Discorso agli Ateniesi, 461 a.C.

ANGELO

domenica 8 gennaio 2012

CHI VUOLE INTENDERE... IN - TENDA, PERCHE' HANNO CHIUSO LA PENSIONE!!!

Ormai è una prassi consolidata che ogni nuovo Governo non resista alla tentazione d’arraffare quanto più possibile dal gruzzoletto accantonato per la pensione di chi ha lavorato e pagato l’intera vita e non faccia nulla per abolire gli sprechi, o per far pagare ai parassiti (evasori fiscali) quanto dovrebbero.

Certo, le baby pensioni di Democristiana e Craxiana memoria (inizialmente 14 anni, 6 mesi ed un giorno, successivamente aumentate a 19 anni, 6 mesi ed un giorno) erano un insulto per tutti i lavoratori del settore privato che, dovendo versare 35 anni di contributi, oppure attendere i 60 anni d’età, erano discriminati rispetto ai pubblici dipendenti

Adducendo una presunta armonizzazione europea, ci pensò il Governo Dini ad equiparare le condizioni di tutti i lavoratori dipendenti (pubblici e privati) innalzando l’anzianità contributiva. Con il sistema delle quote (96, 97, 98), aumentò progressivamente l’età del pensionamento, rallentando così il ricambio generazionale all’interno del mondo del lavoro. In ogni caso Dini lasciò inalterato il diritto alla pensione dopo 40 anni di contribuzione, indipendentemente dall’età anagrafica.

Avendo i conti pesantemente in rosso, l’ultimo Governo Berlusconi/Bossi abolì il sistema delle quote e, con un virtuosismo burocratico/legislativo degno del più scaltro dei ciarlatani, innalzò l’anzianità contributiva a 41 anni e tre mesi (41 e 9 mesi per gli autonomi), nonostante i leghisti garantissero al loro popolino: “Le pensioni non si toccano!”.

Monti con il suo Governo d’illustri professori non poteva esse da meno. Invocando il rispetto degli impegni con l’Unione Europea assunti da Berlusconi/Bossi e pressato dai vincoli di bilancio, il 6 Dicembre u.s. emanò il D.L. n° 201, poi convertito in Legge 22/12/2011, n° 214.
L’art. 24 di tale Legge si occupa di “Disposizioni in Materia di Trattamenti Pensionistici”.

Al di là delle fuorvianti enunciazioni, quali: equità, convergenza intergenerazionale, abbattimento dei privilegi, incentivi alla prosecuzione dellavita lavorativa, semplificazione, armonizzazione ed economicità, etc. etc…. ecco in sintesi cosa hanno deciso:

- Gli enti previdenziali quali: INPS, INPDAP, etc. confluiscono in un unico ente che si chiamerà: AGO (Assicurazione Generale Obbligatoria), il quale erogherà tutte le pensioni.

- L’anzianità pensionabile maturata dopo il 1° Gennaio 2012 verrà pagata in proporzione ai contributi effettivamente versati, e non sulla media degli stipendi degli ultimi 5 anni (quindi non conviene più farsi mettere in busta paga lo straordinario solo negli ultimi 5 anni, perché la pensione viene calcolata sui contributi interamente versati).

- Dal 1° Gennaio 2012 la “pensione di anzianità” non esiste più.

- Adesso la pensione potrà essere solo: “pensione di vecchiaia”, o “pensione anticipata”.

- Dal 1° Gennaio 2012 la “pensione di vecchiaia” si potrà ottenere, dopo aver versato almeno 20 anni di contributi, solo al compimento del 66° anno di età (salvo ulteriore aumento in base alle previsioni sulla speranza di vita).

Per le donne è previsto un aumento d’età graduale, nei seguenti termini:

Dal 1° gennaio 2012: lavoratrici dipendenti 62 anni; lavoratrici autonome: 63 anni e 6 mesi.

Dal 1° Gennaio 2014: lavoratrici dipendenti 63 anni e 6 mesi; lavoratrici autonome: 64 anni e 6 mesi

Dal 1° Gennaio 2016: lavoratrici dipendenti 65 anni; lavoratrici autonome: 65 anni e sei mesi.

Dal 1° Gennaio 2018: lavoratrici dipendenti: 66 anni; lavoratrici autonome: 66 anni.

- Dal 1° Gennaio 2021 la pensione di vecchiaia si otterrà solo dopo aver compiuto 67 anni (con l’aggiunta dell’incremento in base alla speranza di vita).


- Dal 1° Gennaio 2012 la “pensione anticipata” è consentita esclusivamente ai soggetti che hanno un’anzianità contributiva di 41 anni ed 1 mese (se donne) e 42 anni ed un mese (se uomini).

Tali requisiti dal 1° gennaio 2013 sono aumentati di un mese, e dal 1° Gennaio 2014 di un ulteriore mese.

In ogni caso, se il soggetto non ha compiuto i 62 anni di età, è prevista una penalità dell’1% per ognuno dei primi due anni di anticipo e del 2% per ogni successivo anno. (Es: 2 anni di anticipo = 2%; 3anni di anticipo = 4%; 4 anni di anticipo = 6%).

Concludendo, il Governo ed il Parlamento, hanno ingessato il ricambio generazionale sui posti di lavoro per almeno due anni, nonché lo hanno rallentato per i successivi 4 anni. E poi i politicanti parlano tanto della disoccupazione giovanile!

Nel frattempo, i parlamentari continuano a maturare il diritto alla pensione (loro lo chiamano vitalizio) dopo una sola legislatura (5 anni) ed accampano ogni improponibile scusa per non vedersi ridurre il lauto stipendio, entro i limiti della media europea.

Per questo mi associo a tutti coloro che, via Internet, chiedono al Governo Monti ed al Parlamento Italiano, quanto segue:

L'EUROPA CI AVREBBE CHIESTO DI AUMENTARE L'ETÀ DELLA PENSIONE PERCHÉ IN EUROPA TUTTI LO FANNO.

NOI, INVECE, CHIEDIAMO:

DI FAR ARRESTARE TUTTI I POLITICI CORROTTI, D’ALLONTANARE DAI PUBBLICI UFFICI TUTTI QUELLI CONDANNATI IN VIA DEFINITIVA, O DI PRETENDERE LE LORO DIMISSIONI PER EVITARE IMBARAZZANTI FIGURE, PERCHÉ IN EUROPA TUTTI LO FANNO!!!!

DI DIMEZZARE IL NUMERO DI PARLAMENTARI PERCHE’ IN EUROPA NESSUN PAESE HA COSI’ TANTI POLITICI !!

DI ELIMINARE I POLITICI DALLE PROVINCIE, PERCHE' 40 ANNI FA’ HANNO ISTITUITO LE REGIONI E LE PROVINCE NON SERVONO PIU’!

DI RIDURRE IN MODO DRASTICO GLI STIPENDI E I PRIVILEGI A DEPUTATI E SENATORI, PERCHÉ IN EUROPA NESSUNO GUADAGNA TANTO COME LORO.

DI LIMITARE L’ESERCIZIO DEL “MESTIERE” DI POLITICO A NON PIU’ DI DUE LEGISLATURE, COME IN EUROPA TUTTI FANNO !!

DI METTERE UN TETTO MASSIMO ALL’IMPORTO DELLE PENSIONI EROGATE DALLO STATO (anche in maniera retroattiva) PERCHE’ 5.000,00 EURO AL MESE BASTANO (ed avanzano) PER CHIUNQUE, POLITICI E NON, POICHE’ IN EUROPA NESSUNO PERCEPISCE 15-20-30.000,00 EURO AL MESE DI PENSIONE COME AVVIENE IN ITALIA.

DI FAR PAGARE LE VISITE SPECIALISTICHE, LE CURE ODONTOIATRICHE ED I RIFACIMENTI ESTETICI AI FAMILIARI DEI POLITICI, cosi’ come le pagano tutti gli altri cittadini, POICHE’ IN EUROPA NESSUN FAMILIARE DEI POLITICI NE USUFRUISCE COME AVVIENE INVECE IN ITALIA, DOVE CON LA SCUSA DELL’IMMAGINE VENGONO ADDIRITTURA MESSI A CARICO DELLO STATO GLI INTERVENTI DI CHIRURGIA ESTETICA, LE CURE BALNEO/TERMALI ED ELIOTERAPICHE(abbronzature) DEI FAMILIARI DEI NOSTRI POLITICI !!

CARI MINISTRI

NON PARAGONATECI ALLA GERMANIA, DOVE:

●NON SI PAGANO LE AUTOSTRADE,
● I LIBRI DI TESTO PER LE SCUOLE SONO A CARICO DELLO STATO SINO AL 18° ANNO D’ETA’,
● IL 90 % DEGLI ASILI NIDO SONO AZIENDALI E GRATUITI E NON CHIEDONO 400/450 EURO AL MESE COME GLI ASILI STATALI ITALIANI !!

NON PARAGONATECI ALLA FRANCIA, DOVE:

- LE DONNE POSSONO EVITARE DI ANDARE A LAVORARE PART-TIME PER RACIMOLARE QUALCHE SOLDO INDISPENSABILE IN FAMIGLIA, PERCHE’ PERCEPISCONO DALLO STATO UN ASSEGNO DI 500,00 EURO AL MESE COME CASALINGHE, PIU’ ALTRI BONUS IN BASE AL NUMERO DI FIGLI.

- NON PAGANO ANCORA LE ACCISE SUI CARBURANTI DELLE CAMPAGNE DI NAPOLEONE.
NOI, INVECE, LE STIAMO ANCORA PAGANDOO PER LA GUERRA D’ABISSINIA, PER IL VAJONT, PER IL BELICE, PER IL FRIULI, etc.etc.

CARI POLITICANTI, D’OGNI COLORE:

SMETTETELA D’OFFENDERE LA NOSTRA INTELLIGENZA, IL POPOLO ITALIANO PUO’ CHIUDERE UN OCCHIO, A VOLTE ENTRAMBI, MA NON E’ CERTAMENTE FESSO COME VOI CREDETE!!!

Pi… greco!